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Cambiamenti importanti nelle azioni ordinarie e nelle società per azioni a responsabilità limitata 2020

Il 1° gennaio 2021 entrerà in vigore una modifica al Codice delle Società Commerciali, in base alla quale i documenti azionari scadranno.

A partire da questa data, le iscrizioni nei registri degli azionisti tenuti da soggetti autorizzati a tenere conti titoli in conformità alla legge sul commercio di strumenti finanziari diventeranno giuridicamente vincolanti. Sono le persone iscritte in tali registri che saranno considerate come azionisti e non, come avviene attualmente, i titolari di documenti azionari al portatore o le persone iscritte nel registro delle azioni come aventi diritto in base alle azioni nominative.

Sebbene la vacatio legis dell’emendamento sembra piuttosto lunga, ci preme sottolineare che alcune delle disposizioni dell’emendamento relative all’avvio della procedura di trasferimento delle azioni ai registri sono già entrate in vigore il 1° gennaio 2020, mentre altre entreranno in vigore il 10 marzo 2020. Dal 1° gennaio 2020, le società di capitali e le società di capitali a responsabilità limitata sono tenute a mantenere un proprio sito web e a pubblicare su di esso, nei luoghi designati per la comunicazione con gli azionisti, le comunicazioni di queste società previste dalla legge o dal loro statuto. Inoltre, le società dovrebbero invitare gli azionisti a presentare i documenti azionari cinque volte. La prima convocazione dovrebbe essere effettuata entro il 30 giugno 2020. Prima della prima convocazione, la società dovrebbe concludere un accordo sulla tenuta del libro dei soci con un soggetto eletto dall’assemblea generale.

Siete cordialmente invitati a contattare il nostro Studio Legale per informazioni dettagliate. Saremo lieti di guidarvi attraverso il processo insieme alle case di intermediazione con cui collaboriamo.

Contatto

Jakub Salwa
Avvocato / Socio
+48 22 420 59 59
jakub.salwa@actlegal-bsww.com

Michał Pawlak
Avvocato / Avvocato Associato „Senior“
+48 22 420 59 59
michal.pawlak@actlegal-bsww.com

Nuovi obblighi per gli emittenti

Entro il 31 marzo 2020, ogni emittente di obbligazioni non rimborsate prima del 1° luglio 2019 è tenuto a comunicare, attraverso il sistema elettronico di KDPW S.A., il debito derivante da tali obbligazioni – al 31 dicembre 2019.

Cosa cambierà?

In relazione all’entrata in vigore della legge del 9 novembre 2018 che modifica alcuni atti relativi al rafforzamento della vigilanza sul mercato finanziario, entro il 31 marzo 2020 ogni emittente di obbligazioni non rimborsate prima del 1° luglio 2019 è tenuto a comunicare, attraverso il sistema elettronico di KDPW S.A., il debito derivante da tali obbligazioni – al 31 dicembre 2019.

Che cosa comprenderà il rapporto e come si fa a segnalarlo?

Il rapporto dovrebbe includere:
– designazione del problema,
– il numero di obbligazioni emesse nell’ambito di particolari emissioni,
– il valore nominale unitario delle obbligazioni e l’indicazione della valuta in cui tale valore è espresso,
– il tasso di interesse sulle obbligazioni su base annua,
– il valore totale e la valuta del beneficio che l’emittente riceverà al momento del rimborso del prestito obbligazionario,
– l’indicazione delle date in cui l’emittente dovrebbe eseguire i benefici delle obbligazioni e
– una dichiarazione che attesti se e, in caso affermativo, in quale misura i servizi già scaduti siano stati eseguiti dall’emittente.

Gli obblighi di cui sopra devono essere adempiuti direttamente dall’emittente (nel caso di obbligazioni sotto forma di documento) o tramite una società di intermediazione che tiene la contabilità delle obbligazioni (nel caso di obbligazioni emesse prima del 1° luglio 2019 e non sotto forma di documento).

Gli emittenti e gli enti che tengono la contabilità dei titoli sono tenuti a fornire al NDS entro 15 giorni dalla fine di ogni mese le informazioni sopra indicate, aggiornate all’ultimo giorno di un determinato mese, se non corrispondono più allo stato attuale alla data di riferimento originaria.

Pena

Per il mancato o improprio adempimento delle obbligazioni sopra descritte da parte dell’emittente o del soggetto che tiene il registro delle obbligazioni, le persone autorizzate a rappresentare tali soggetti sono passibili di un’ammenda fino a 2.000.000,00 PLN.

A cosa vale la pena di prestare attenzione?

In considerazione del fatto che uno degli elementi necessari per notificare efficacemente a KDPW S.A. il rapporto in questione è che ogni emittente deve disporre di un codice LEI, ricordiamo la necessità di ottenerlo prima di presentare il rapporto in tempo utile, ossia prima del 31 marzo 2020.

Saremo lieti di fornirvi il nostro supporto in questo settore. Se siete interessati al nostro aiuto, contattateci all’indirizzo: obligacje@actlegal-bsww.com.

Riduzione dell’inceppamento dei pagamenti e nuovi poteri del Presidente dell’UOKiK a partire dal 1° gennaio 2020

A partire dal 1° gennaio 2020, ai sensi della legge del 19 luglio 2019 che modifica alcune leggi al fine di ridurre l’inceppamento dei pagamenti, entreranno in vigore regolamenti che introducono nell’ordinamento giuridico polacco termini più brevi per il pagamento delle fatture nelle cosiddette transazioni asimmetriche, ossia transazioni in cui il creditore è una micro, piccola o media impresa (“PMI”) e il debitore è un grande impresa.

La legge tende a rafforzare la tutela giuridica degli imprenditori più piccoli (in quanto entità più deboli) nelle relazioni d’affari con le grandi imprese (le cosiddette transazioni asimmetriche) e a garantire la liquidità finanziaria sul mercato migliorando la procedura di esecuzione degli arretrati finanziari dei contraenti essenti grandi imprenditori.

Di seguito riportiamo alcune delle conseguenze più importanti legate alla nuova normativa.

Termine più breve per pagamento di una fattura

Le nuove regole introducono il divieto assoluto di concordare un termine di pagamento per le PMI superiore a 60 giorni. Tuttavia, se il debitore è un ente pubblico, il termine di pagamento viene ridotto a 30 giorni (tranne quando il debitore è un ente medico, il periodo di pagamento è di 60 giorni).

Tuttavia, in determinate situazioni, le parti potranno stabilire nel contratto un periodo di pagamento più lungo dei 60 giorni. Comunque sia, la proroga sarà possibile solo se non è gravemente ingiusta nei confronti del creditore e non verrà applicata ai contratti conclusi dai grandi imprenditori con le PMI. L’obbligo di dimostrare che un termine di pagamento superiore a 60 giorni non è gravemente ingiusto nei confronti del creditore spetta al debitore. La motivazione del progetto della legge indica che questo tipo di soluzione dovrebbe scoraggiare i debitori di fissare termini di pagamento troppo lunghi e dovrebbe portare ad abbreviare i termini di pagamento utilizzati nel commercio.

Se il termine di pagamento supererà 120 giorni (calcolati a partire dalla data di consegna di una fattura al debitore per un determinato bene o servizio) ed è determinato in modo gravemente scorretto nei confronti del creditore, quest’ultimo avrà il diritto di disdire il contratto o di recedere dallo stesso.

Nuovi obblighi per grandi imprenditori

La normativa impone inoltre ai grandi imprenditori l’obbligo di preparare e consegnare per via elettronica al ministro competente dell’economia, entro il 31 gennaio di ogni anno, un rapporto sulle date di pagamento nelle transazioni commerciali applicate nell’anno solare precedente. I gruppi di capitale fiscale saranno obbligati a farlo (indipendentemente dall’importo del reddito raggiunto), così come i contribuenti che non costituiscono gruppi di capitale fiscale, ma che raggiungono il valore del reddito in un anno fiscale superiore a 50 milioni di euro.

Inoltre, gli imprenditori che non sono PMI saranno obbligati a presentare alla controparte una dichiarazione dello status di grande imprenditore. Tale dichiarazione deve essere presentata entro il termine della stipula del contratto e nella forma in cui viene conclusa la transazione. Il mancato rispetto dell’obbligo di presentare una relazione e una dichiarazione comporterà una sanzione pecuniaria.

Ulteriori competenze del Presidente dell’UOKiK

Il nuovo regolamento comporterà anche l’attribuzione di nuove competenze al presidente dell’UOKiK. Il Presidente dell’UOKiK avrà il diritto di:
effettuare un’analisi della probabilità di un eccessivo ritardo nell’esecuzione di prestazioni in denaro da parte di un imprenditore;
avviare un procedimento d’ufficio nei confronti di enti che non sono enti pubblici e che sono in ritardo nell’esecuzione dei servizi finanziari ai loro appaltatori;
imporre una sanzione pecuniaria agli imprenditori se, entro 3 mesi consecutivi, la somma dei valori delle prestazioni in denaro soddisfatte e non soddisfatte dopo la scadenza del termine è almeno:
5 milioni di pln negli anni 2020-2021;
• 2 milioni di pln dal 2020.

Il Presidente dell’UOKiK per la concorrenza e la tutela dei consumatori riceverà i dati sulla probabilità di ritardo dal Capo dell’Amministrazione Nazionale delle Entrate. Indipendentemente da quanto sopra, la notifica può essere fatta anche da qualsiasi persona (anche non imprenditore) che sospetti che un determinato imprenditore non stia pagando i suoi contraenti.

Sanzioni per ritardi di pagamento

L’importo della sanzione pecuniaria è calcolato come somma delle sanzioni unitarie per ogni prestazione in denaro non eseguita e pagata in ritardo dovuta durante il periodo coperto dal procedimento, escluse le prestazioni in denaro il cui termine per il loro adempimento è scaduto prima di 2 anni prima della data di inizio del procedimento. L’importo della penalità unitaria di cui sopra è calcolato secondo la formula indicata nella legge, ovvero:

PU = VP × n/365 × IL

Dove PU è una penale unitaria = VP è il valore delle prestazioni fornite/non fornite dopo il termine x n/365 (n è il numero di giorni di ritardo) x IL sono gli interessi legali

Sarà possibile evitare la punizione?

In determinate situazioni, il Presidente dell’UOKiK o per la concorrenza e la tutela dei consumatori potrà astenersi dall’imporre una sanzione all’imprenditore e darà solo ammonimenti. Gli ammonimenti possono essere applicati nelle seguenti situazioni:
– quando il valore delle prestazioni in denaro non percepite o ricevute dopo la scadenza del termine da una parte di un procedimento per il quale sarebbero state calcolate le singole sanzioni è pari o inferiore al valore delle prestazioni in denaro non percepite o ricevute dopo la scadenza del termine da tale parte durante il periodo coperto dal procedimento (il valore delle prestazioni in denaro non percepite o ricevute dopo la scadenza del termine non tiene conto del valore delle prestazioni in denaro nel caso in cui il termine per la prestazione in denaro sia scaduto prima di 2 anni prima della data di inizio del procedimento);
– nei casi in cui l’eccessivo ritardo nell’esecuzione della prestazione sia dovuto a cause di forza maggiore;
– in casi giustificati.

Una delle conseguenze della modifica in questione è anche il fatto che nell’art. 3 comma 2 e nell’art. 17g della legge del 16 aprile 1993 sulla lotta contro la concorrenza sleale e nell’art. 7 comma 3 punto 4 della legge del 15 dicembre 2016 sulla lotta contro l’utilizzo abusivo del vantaggio contrattuale nel commercio di prodotti agricoli e alimentari, è stato introdotto un nuovo atto di concorrenza sleale, vale a dire una proroga ingiustificata dei termini di pagamento per le merci fornite o i servizi resi. Inoltre, a causa delle nuove disposizioni, il creditore che non ha ricevuto il pagamento di una fattura entro il termine prescritto potrà dedurre dalla base imponibile l’importo risultante da tale fattura e il debitore potrà quindi aumentare la sua base imponibile.

Le nuove disposizioni sono una reazione del legislatore alla necessità di fornire una maggiore tutela giuridica alle piccole imprese, che finora hanno atteso il pagamento delle fatture delle grandi aziende anche per diversi mesi. Le competenze del Presidente dell’UOKiK per la concorrenza e la tutela dei consumatori (UOKiK) e le multe elevate sono un precursore di strumenti disciplinari da applicare ai grandi imprenditori che abusano della loro posizione di mercato per accreditare la loro attività a spese dei piccoli imprenditori.

Se avete domande sulle modifiche di cui sopra, vi preghiamo di contattarci.

Contatto

Anna Sawaryn
Avvocato / Avvocato associato „senior“
+48 22 420 59 59
anna.sawaryn@actlegal-bsww.com

Marta Pomykaj-Jamiołkowska
Praticante
+48 22 420 59 59
marta.pomykaj-jamiolkowska@actlegal-bsww.com

Nuovo obbligo della società pubblica: definizione di politiche retributive

Le società in cui almeno una azione è ammessa alla negoziazione su un mercato regolamentato sono tenute a versare un compenso ai membri del consiglio di amministrazione e del consiglio di sorveglianza esclusivamente sulla base della politica retributiva adottata.

Cosa cambierà?

Il 30 novembre 2019 sono entrate in vigore le disposizioni di modifica della Legge sull’offerta pubblica, le condizioni per l’introduzione degli strumenti finanziari nella negoziazione organizzata, le società pubbliche e alcuni altri atti (Gazzetta Ufficiale 2019.2217, di seguito denominata “Legge”).

La nuova normativa impone alle società per azioni con sede legale nel territorio della Repubblica di Polonia, dove almeno un’azione è ammessa alla negoziazione su un mercato regolamentato, l’obbligo di stabilire una politica retributiva. Tali società erano tenute a versare i compensi ai membri del consiglio di amministrazione e del consiglio di sorveglianza esclusivamente sulla base della politica retributiva adottata.

Che cos’è la politica salariale?

Secondo le ipotesi del legislatore, la politica retributiva deve contribuire all’attuazione della strategia aziendale, agli interessi a lungo termine e alla stabilità della società. Il suo contenuto dovrebbe tener conto di vari fattori, finanziari e non finanziari, e fornire un quadro per l’attribuzione di remunerazioni ai membri del consiglio di amministrazione e del consiglio di sorveglianza.

Quale organo dell’azienda è obbligato ad adottare la politica?

L’obbligo di adottare una politica retributiva spetta all’assemblea generale.all’assemblea degli azionisti della società. Una risoluzione appropriata dovrebbe essere adottata entro il 30 giugno 2020. In pratica, è quindi possibile adottare la politica retributiva in occasione dell’assemblea ordinaria del 2019, senza dover convocare un’assemblea aggiuntiva solo a tale scopo. Affinché il documento sia sempre aggiornato e adeguato alle condizioni di mercato e alla situazione aziendale, le successive deliberazioni sulla politica retributiva devono essere adottate obbligatoriamente, almeno ogni quattro anni.

Ci sono eccezioni?

La legge consente il ritiro temporaneo dall’applicazione della politica retributiva solo quando è necessario per perseguire gli interessi a lungo termine e la stabilità finanziaria della società o per garantirne la redditività. La procedura da seguire in tali situazioni deve prevedere preventivamente il contenuto della politica retributiva stessa e, conformemente alla volontà del legislatore, il consiglio di sorveglianza avrà il diritto di effettuare tale deviazione.

Dichiarazioni sugli stipendi

Il consiglio di sorveglianza della società sarà inoltre responsabile della preparazione di una relazione annuale sulle remunerazioni. La prima relazione di questo tipo potrebbe essere redatta congiuntamente per gli anni 2019 e 2020. La relazione dovrebbe includere una panoramica completa delle remunerazioni concesse nell’esercizio precedente a ciascun membro del consiglio di amministrazione e del consiglio di sorveglianza separatamente. Il consiglio di amministrazione o di sorveglianza deve, tra l’altro, fornire informazioni sulla remunerazione complessiva dei membri dei suoi organi direttivi e spiegare se la remunerazione è in linea con la politica retributiva adottata e in che modo essa contribuisce ai risultati a lungo termine della società. Il contenuto della relazione è pubblicato sul sito web della società per un periodo di almeno dieci anni.

La relazione sarà esaminata da un revisore dei conti e l’assemblea generale degli azionisti adotterà una risoluzione che esprimerà il suo parere sulla relazione.

Pena di multa

L’astensione dal redigere o pubblicare una politica di remunerazione, o dal fornire o nascondere informazioni false, è punibile con sanzioni pecuniarie.

Se avete domande relative alla preparazione e all’attuazione della politica retributiva, non esitate a contattarci.

Contatto:

Piotr Wojnar
avvocato/ socio fondatore
piotr.wojnar@actlegal-bsww.com
+48 22 420 59 59

Jacek Bieniak
avvocato / socio fondatore
jacek.bieniak@actlegal-bsww.com
+48 22 420 59 59

Marta Podskarbi
avvocato/ avvocato associato „senior“
marta.podskarbi@actlegal-bsww.com
+48 22 420 59 59

Ewa Bieniak
avvocato / of counsel
ewa.bieniak@actlegal-bsww.com
+48 22 420 59 59

Nuovi obblighi delle società commerciali: Registro Centrale dei Beneficiari Reali

Dal 13 ottobre 2019 diventerà operativo in Polonia il Registro Centrale dei Beneficiari Immobiliari (“Registro”). Si tratta della legge sulla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo (“Legge AML”), in vigore dal 13 luglio 2018.

La costituzione del Registro comporterà obblighi aggiuntivi e la possibilità di imporre una sanzione alle società di diritto commerciale per inosservanza dei propri obblighi.

Di seguito presentiamo le principali premesse relative al avvio del Registro:

1. Le società di diritto commerciale (ad eccezione delle società di partnership e delle società pubbliche ai sensi della Legge sull’offerta pubblica e sulle condizioni per l’introduzione degli strumenti finanziari nella negoziazione organizzata, e delle società pubbliche del 29 luglio 2005, i cui dati non devono essere comunicati) dovranno iscriversi nel Registro.

2. L’iscrizione nel Registro sarà effettuata da persone autorizzate a rappresentare le società.

3. Le società iscritte al Registro Nazionale Giudiziario entro il 13 ottobre 2019 avranno tempo fino al 13 aprile 2020 per presentare una domanda di iscrizione al Registro. A sua volta, le aziende iscritte al Registro Nazionale Giudiziario dopo il 13 ottobre 2019 avranno 7 giorni lavorativi, a partire dalla data di iscrizione della società nel Registro Nazionale Giudiziario, per presentare una domanda di iscrizione al Registro.

4. Le domande al Registro conterranno i seguenti dati:
a) i dati identificativi propri, ossia: nome (società), forma organizzativa, sede, numero di iscrizione al Registro Nazionale Giudiziario e NIP;
b) identificazione dell’effettivo beneficiario e di un membro dell’ente o socio autorizzato a rappresentare le società di cui all’articolo 58 della legge antiriciclaggio, ossia: nome e cognome, cittadinanza, paese di residenza, numero o data di nascita del PESEL – nel caso di persone prive di numero PESEL anche le informazioni sulla dimensione e sulla tipologia della quota o dei diritti spettanti all’effettivo beneficiario.

5. Al fine di semplificare la definizione del beneficiario effettivo contenuta nella Legge AML e ai fini della presente informativa legale, può essere specificato che il beneficiario effettivo delle società commerciali è/sono persone che detengono direttamente o indirettamente più del 25% delle azioni/voti (anche come creditore o utente, o in virtù agli accordi con altre persone aventi diritto di voto). Tuttavia, quando l’identità dei beneficiari effettivi non può essere definita o può essere messa in dubbio (ad esempio a causa di una struttura azionaria frammentata) e non vi è alcun sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo nei confronti di tale soggetto, il beneficiario effettivo viene considerato come una persona fisica che occupa una posizione direttiva di alto livello nella società.

6. Insieme alla domanda sarà presentata sotto pena di responsabilità penale per il rilascio di una dichiarazione falsa, un informazione sulla veridicità dei dati riportati nel registro.

7. La persona che comunica le informazioni sui beneficiari reali e sui loro aggiornamenti è responsabile per i danni causati dalla comunicazione al Registro di dati non veritieri.

8. Il Registro sarà divulgativo, i dati inseriti nel Registro saranno ritenuti veri e le informazioni sui beneficiari effettivi saranno messe a disposizione gratuitamente.

9. Per il mancato rispetto dell’obbligo di presentare una domanda al Registro, la società è a rischio di multa fino a 1.000.000,00 PLN.

Obiettivi per la creazione del Registro:
1. Garantire una maggiore trasparenza delle transazioni commerciali sia sul mercato polacco che su quello europeo.
2. Identificare potenziali criminali o evasori fiscali “nascosti” in strutture aziendali complesse.
3. Garantire che i partecipanti alle transazioni economiche abbiano accesso al più ampio campo di informazioni sui loro potenziali partner commerciali.
4. Rafforzare la fiducia del pubblico sull’affidabilità del sistema finanziario e delle transazioni finanziarie.

Sembra tuttavia, che il Registro non verrà costituito entro la data stabilita dalla Legge AML. Alla data di preparazione della presente segnalazione, il Ministero delle Finanze ha rilasciato un comunicato in cui si dichiara che la data prevista per l’avvio della procedura di attivazione del Registro è il 4 trimestre del 2019.

Se avete domande sulle questioni presentate o su altre questioni relative alla lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, siamo a Vostra disposizione.

Contatto
Rafał Smolik
Praticante
rafal.smolik@actlegal-bsww.com
+48 22 420 59 59

Modifica alla legge sulla formazione del sistema agricolo

Il 9 maggio 2019 il Senato della Repubblica di Polonia ha adottato, senza modifiche, la legge del 26 aprile 2019 che modifica la legge sulla formazione del sistema agricolo e di alcuni altri atti (“Emendamento”), che è stata successivamente sottoscritta dal Presidente della Repubblica di Polonia il 27 maggio 2019.

L’emendamento entrerà in vigore il 26 giugno 2019.

Presentiamo pertanto le modifiche a nostro avviso più importanti introdotte dall’Emendamento, che consentiranno di ridurre le restrizioni esistenti nel commercio immobiliare agricolo:

1. È stato ampliato il campo dei casi in cui non si applicano le disposizioni della legge sulla formazione del sistema agricolo, in particolare dei beni immobili agricoli situati nei confini amministrativi delle città se, per tali beni immobili è stata adottata una delibera sulla localizzazione dell’investimento abitativo ai sensi della legge del 5 luglio 2018 sulla facilitazione della preparazione e realizzazione degli investimenti abitativi e degli investimenti associati o una delibera sulla localizzazione dell’investimento associato ai sensi della suddetta legge.

2. Ai sensi dell’Emendamento in oggetto, l’acquirente dell’immobile agricolo non deve necessariamente essere un agricoltore individuale nel caso di acquisto dell’immobile agricolo di superficie inferiore a 1 ha.

3. Il periodo durante il quale l’acquirente dell’immobile agricolo deve svolgere l’attività di azienda agricola, compreso l’immobile acquistato, è stato ridotto da 10 a 5 anni.

4. La definizione statutaria di “azienda agricola” e “parente stretto” è stata modificata – secondo l’Emendamento, per “azienda agricola” si intende un’azienda agricola ai sensi del Codice civile, in cui la superficie dell’immobile agricolo o la superficie totale degli immobili agricoli non è inferiore a 1 ha. Per quanto riguarda la definizione di “parente stretto“, il legislatore ha deciso di estendere la cerchia dei parenti stretti di fratelli e sorelle di genitori e figliastri.

5. Sono stati indicati nuovi soggetti autorizzati a presentare una domanda per la possibilità di ottenere il permesso del Direttore Generale del Centro Nazionale di Sostegno all’Agricoltura per l’acquisto dell’immobile agricolo. In particolare:

istituti pubblici – se l’immobile in questione è necessario per la realizzazione degli obiettivi didattici o per lo svolgimento di attività di ricerca scientifica o di sviluppo e sarà utilizzato a fini agricoli,

acquirenti degli immobili agricoli che acquistano l’immobile agricolo a fini pubblici ai sensi della legge sulla gestione immobiliare.
Inoltre,
sono state modificate le condizioni relative alle entità precedentemente indicate, ossia il venditore dell’immobile agricolo e la persona fisica che intende costituire un’azienda agricola familiare.

6. Sono state precisate le procedure e le condizioni per il consenso all’acquisto dell’immobile agricolo mediante una decisione amministrativa rilasciata da parte del Direttore Generale del Centro Nazionale per il Sostegno all’Agricoltura, definendo i requisiti che devono essere soddisfatti dalla domanda di consenso e indicando i documenti da allegare.

7. Sono state inoltre presentate le modifiche della prelazione e del diritto di acquisto da parte del Centro Nazionale per il Sostegno all’Agricoltura.

8. È stata prevista la creazione di un sistema in cui verranno messi gratuitamente annunci di intenzione di vendita di immobili agricoli e le relative risposte, nonché sono state definite le regole di pubblicazione e le condizioni di base che dovrebbero essere soddisfatte sia dall’annuncio in oggetto che dalla risposta ad esso.

Le modifiche legislative alle disposizioni relative alla formazione dei sistemi agricoli tendono a consentire di disporre più liberamente dei terreni agricoli a favore di soggetti predefiniti e in casi strettamente definiti.

Se avete domande sulle questioni sollevate o su altre questioni relative alle modifiche alla legge in oggetto, rimaniamo a Vostra disposizione.

Contatto
Michał Sołtyszewski
Avvocato / Socio
michal.soltyszewski@actlegal-bsww.com
+48 22 420 59 59

Piani di capitale dei dipendenti – nuove responsabilità

A partire dal 1° luglio 2019, i maggiori datori di lavoro saranno obbligati a consentire ai loro dipendenti di aderire ai piani di capitale dei lavoratori (“PPK”).

PPK sono stati introdotti dalla legge del 4 ottobre 2018 sui piani di capitale dei dipendenti (Gazzetta ufficiale delle leggi del 2018, voce 2215, di seguito “legge sul PPK”).

Presentiamo brevi informazioni sulle disposizioni della legge sul PPK.

1. DURATA DI VALIDITÀ

La legge sul PPK è entrata in vigore il 1° gennaio 2019, tuttavia, la data in cui le entità che impiegano (tra l’altro, datori di lavoro, committenti ed entità in cui opera il consiglio di vigilanza) saranno tenute ad applicare le disposizioni della legge sul PPK dipende dal numero di persone occupate in una determinata entità ad una data specifica.

In primo luogo, a partire dal 1° luglio 2019, saranno obbligati a introdurre PPK che impiegano entità che al 31 dicembre 2018 impiegano almeno 250 persone. Le entità che impiegano meno personale introdurranno PPK più tardi, il prossimo gruppo solo a partire dal 1° gennaio 2020 (almeno 50 persone occupate al 30 giugno 2019).

Nel determinare il livello di occupazione, l’ente datore di lavoro deve tener conto del fatto che la nozione di lavoratore dipendente contenuta nella legge sul PPK è più ampia della nozione di lavoratore dipendente e comprende, tra l’altro, i lavoratori assunti sulla base di un contratto di agenzia, un contratto di mandato, un contratto per la prestazione di servizi e i membri degli organi di vigilanza retribuiti per l’esercizio di tale funzione.

2. LA PARTECIPAZIONE VOLONTARIA

La partecipazione al PPK è volontaria, anche se il lavoratore dipendente sarà automaticamente incluso tra le persone che partecipano al PPK, ma può, sulla base di una dichiarazione scritta presentata per iscritto, dimettersi dall’effettuare pagamenti al PPK. Le dimissioni non saranno permanenti. Da un lato, un lavoratore dipendente che si è dimesso dal risparmio potrà ricominciare a risparmiare in qualsiasi momento, dall’altro lato, se non decide di risparmiare, dovrà dimettersi ogni 4 anni.

Norme leggermente diverse sono previste dalla legge PPK per le persone di età superiore ai 55 anni. Se tale persona ha meno di 70 anni, può partecipare al PPK, ma solo su propria richiesta. Tuttavia, sono escluse dalla partecipazione al PPK le persone che hanno compiuto 70 anni al più tardi il primo giorno di lavoro.

IMPORTANTE

L’ente datore di lavoro non può indurre i dipendenti a dimettersi dalla partecipazione al PPK. Tale azione è punibile con la responsabilità penale (multa fino all’1,5% del fondo di remunerazione dell’ente datore di lavoro nell’esercizio precedente la commissione del fatto vietato).

3. GLI ACCORDI RELATIVI ALLE PPK

Oltre a pagare i contributi per gli obblighi di base dell’entità che si occupa del PPK, devono essere conclusi due contratti che stabiliscono le condizioni per la raccolta e la gestione dei fondi. Il primo è il contratto di gestione tra l’ente datore di lavoro e l’istituzione finanziaria, il secondo è il contratto di gestione tra l’ente datore di lavoro e l’istituzione finanziaria, anch’esso concluso tra l’ente datore di lavoro e l’istituzione finanziaria, ma per conto e a beneficio dei dipendenti che decidono di partecipare al PPK.

I datori di lavoro obbligati a gestire il PPK dal 1 ° luglio 2019 dovranno concludere contratti di gestione per il PPK fino al 26 settembre 2019 e l’accordo per il funzionamento del PPK fino al 10 ottobre 2019.

IMPORTANTE

Un’entità impiegata che non adempie all’obbligo di concludere un contratto di gestione o un contratto per la gestione di un PPK nei termini previsti deve tener conto della responsabilità penale (nel primo caso – un’ammenda fino all’1,5% del fondo di remunerazione dell’ente datore di lavoro nell’esercizio finanziario precedente la commissione dell’atto vietato, nel secondo – un’ammenda da 1 000 PLN a 1 000 000 PLN).

4. L’IMPORTO DEI PAGAMENTI A FAVORE DI PPK FINANZIATI DALL’ENTE CHE IMPIEGA E DAI PARTECIPANTI A PPK

I contributi al PPK saranno finanziati dai datori di lavoro e dai partecipanti al PPK (dipendenti che decidono di fare questa forma di risparmio). La legge PPK introduce due tipi di pagamento al PPK – pagamento di base (minimo) e pagamento supplementare, che dipende dalla decisione del partecipante PPK e dell’ente che lo impiega.

Il pagamento di base finanziato dall’ente datore di lavoro ammonta all’1,5% dello stipendio. L’ente datore di lavoro può dichiarare nel contratto di gestione il pagamento aggiuntivo, comunque non superiore al 2,5% del compenso.

Il pagamento di base finanziato dal partecipante PPK ammonta al 2% della rimunerazione (in casi eccezionali può essere ridotto allo 0,5%). Un partecipante al PPK può dichiarare un pagamento supplementare al PPK, finanziato con risorse proprie, fino al 2% dello stipendio.

Inoltre, il partecipante di PPK riceverà pagamenti aggiuntivi al PPK (benvenuto, e se il partecipante soddisfa i requisiti specificati nella legge sul PPK anche annualmente) dal Fondo per il lavoro.

***

Le informazioni di cui sopra contengono, naturalmente, solo informazioni di base sul PPK. La legge sul PPK è ampia e copre anche una serie di questioni specifiche che modificano i suddetti principi generali e specificano questioni particolari che, a causa dell’ampia portata dell’argomento, sono difficili da descrivere in una breve e-mail di informazione.

Se avete domande, non esitate a contattarci:

Ewa Bieniak
Avvocato/ Of counsel
+48 22 420 59 59
ewa.bieniak@actlegal-bsww.com