Le entrate delle aziende di prestito a titolo dei prestiti veloci saranno limitate perfino del 60 %. Alle modifiche che cosi profondamente agiscono sul funzionamento del settore si propone i vacatio legis di 14 giorni. Il legislatore colpisce più forte le aziende d’investimento e social lending delle aziende di prestito e le banche. Suddetto crea la domanda dello scopo e degli effetti di tali azioni. Le aziende di prestito avvisano che questo potrebbe causare la fine della loro attività.
In mio parere, le proposte sulla limitazione successiva dei costi dei crediti al consumo diversi dagli interessi, siano piuttosto la decisione troppo affrettata di reale intenzione legislativa. La maggior parte del ragionamento come anche della valutazione delle conseguenze delle regolazioni sono dedicate alle norme penali ed in tale materia si vedono delle azioni ragionevoli del legislatore. La parte riguardante la limitazione dei costi diversi dagli interessi sembra aggiunta all’ultimo momento – in fretta e poco accuratamente. La valutazione sia del funzionamento dei presenti limiti di tali costi sia del influenza delle limitazioni successive sul settore delle aziende di prestito è stata rinunciata. Non credo che il legislatore dopo l’esperienza con la legge sul gioco d’azzardo, prendesse il rischio di ”buttare” involontariamente fuori dal mercato le aziende di prestito. Non sono solo i datori di lavoro ed i contribuenti. Soprattutto operano legittimamente e sono „controllate” per le autorità dello Stato. Sara però difficile proteggere il consumatore, mentre al riguardo della sovra-regolamentazione del mercato, il prestito veloce sarà disponibile solamente nella economia informale oppure nei servizi di prestito stranieri. Non è però la fine del problema. Il progettato art. 387(1) del codice civile stabilisce ancora dei limiti più severi per i costi legati all’ottenimento della prestazione pecuniaria. Il limite degli interessi massimali e degli interessi di mora proposto in quel caso, non solo delimiterà a quel livello i costi dei prestiti peer-to-peer, ma anche i costi del finanziamento fornito dai soggetti diversi dalle aziende di prestiti. Comunque, comparando il progetto con la motivazione, la norma sembra gravata dall’errore di redazione, dove non è stata considerata la limitazione del campo della sua applicazione ai consumatori.