Michał Sadrak, Obligacje.pl | 12 gennaio 2017
La maggior parte delle organizzazioni e dei soggetti interessati hanno espresso la propria posizione critica verso il progetto elaborato dal dipartimento della giustizia, il quale prevede soprattutto la limitazione dei costi diversi dagli interessi. Nell’ambito delle consultazioni pubbliche sono state sollevate questioni legate alle obbligazioni, purtroppo anche sotto l’aspetto di eventuali problemi connessi al loro acquisto.
Nella versione originale del documento pubblicato sul sito del governo sono incluse informazioni provenienti dalla corrispondenza indirizzata agli impiegati del ministero della giustizia, che non avrebbero dovuto ritrovarsi in tale documento. Su richiesta delle persone interessate e dopo la cancellazione del documento dal sito www.legislacja.rcl.gov.pl, anche noi abbiamo provveduto ad eliminare dal summenzionato messaggio alcune citazioni provenienti dal documento in oggetto. La persona il cui discorso abbiamo pubblicato, ha affermato durante il colloquio telefonico con il portale Obligacje.pl, che la corrispondenza i cui frammenti sono stati pubblicati sul sito www.legislacja.gov.pl, sono stati utilizzati in un contesto specifico ed al fine di evocare un messaggio per calmare la situazione e non per peggiorarla.
Di regola, le istituzioni che hanno deciso di prendere parola durante le consultazioni sono d’accordo con la necessità di regolare il mercato nell’ambito delle pratiche sleali. Allo stesso tempo, la maggior parte delle organizzazioni e società interessate sottolineano che il limite proposto è troppo stretto e che dall’introduzione del limite precedente è passato poco tempo per consentire una valutazione leale degli effetti della regolamentazione precedente.
Gli oppositori alla nuova legge antiusura, in parole più o meno forti argomentano la propria contrapposizione con il fatto che l’entrata delle nuove disposizioni del contenuto attuale comporterebbe un aumento significativo dell’esclusione finanziaria e la crescita del settore informale (questo viene condiviso anche dalla banca NBP). Altri argomenti sollevati riguardano il calo dell’impiego, la limitazione delle entrate nel budget o addirittura una successiva influenza sul PIL a causa del calo del consumo.
Nell’ambito delle consultazioni pubbliche hanno preso parola circa 30 soggetti, tra i cui si trovano società di prestito, camere di commercio, associazioni dei datori di lavoro, studi legali, associazioni (p.es. di notai, giudici), cassa finanziaria SKOK ed infine ZBP. Inoltre nell’ambito delle opinioni hanno preso posizione sette istituzioni, tra cui KNF, NBP e UOKiK. Ovviamente non tutte le opinioni erano così critiche, alcune si riferivano a questioni puramente tecniche.
Il tema dei titoli obbligazionari è stato anche sollevato non solo come fonte di finanziamento per le società di prestito. La Camera Izba Domów Maklerskich ha proposto l’esclusione delle obbligazioni societarie dal regime della legge, in modo tale che i costi diversi dagli interessi possano essere formati in alcun modo. La stessa ricorda, che la legge sulle obbligazioni attualmente vigente esclude la possibilità di applicare le disposizioni sugli interessi massimi alla percentuale del debito. La Camera pone inoltre attenzione alla questione della garanzia. Dopo l’entrata in vigore della legge nella sua forma attuale, dal mercato scomparirebbero le garanzie del 150% del valore nominale dell’emissione, che in opinione di IDM potrebbe avere „un impatto catastrofale sull’intero mercato di finanziamento di debito”.
Nell’ambito delle consultazioni pubbliche la questione delle obbligazioni, sia su aspetto dei costi che della somma di garanzia, è stata anche sollevata dallo studio BSWW Legal & Tax, il cui parere abbiamo pubblicato su Obligacje.pl a metà di dicembre.